NEXTFLOOR

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Il contesto: Dal 30 Luglio 2010 Sintetico ha in concessione gli spazi de La Pagoda di Piazza Gramsci, in condivisione con altre tre associazioni: Emergency, Disabili no Limits, Laboratorio Procaccini 14. La Pagoda è un piccolo edificio circolare ad un piano sito al centro della piazza. Alle associazioni che abitano l’edificio, inoltre, sono stati dati in concessione gli spazi pubblici che comprendono l’area circostante ad essa e il portico che si affaccia sulla piazza e su Via Procaccini. Gli spazi sopra citati sono stati dati in comodato d’uso alle associazioni dal Comune di Milano-Settore Zona 8 attraverso bando.

NEXTFLOOR

Avviato nel marzo del 2012, Nextfloor, il progetto di riqualificazione del portico di piazza Gramsci, è volto alla conclusione e realizzazione: è fruibile l’installazione MqCielo, di Ilaria Mancini, Giacomo Vignoni e Fabrizio Sartori, i tre ragazzi che hanno vinto il concorso Nextfloor_Open call, indetto nel maggio successivo.

Votato da un comitato tecnico scientifico, da rappresentanti di associazioni del territorio, il progetto nel corso dei mesi è stato rivisto e rimodulato in base a nuove esigenze. Durante l’inverno del 2012, infatti, a causa del maltempo, la copertura del portico è stata dannegiata e l’area interessata dichiarata inagibile.

Sintetico ha collaborato con il Comune di Milano che, vista l’urgenza dovuta ai danni sopraggiunti, ha deciso di riqualificare l’area affidando all’Associazione la direzione artistica dell’intervento.

Su queste premesse nasce dunque la revisione del progetto MqCielo, che già, prima dell’inagibilità, prevedeva un intervento sull’elemento architettonico della copertura, dato il particolare stato di degrado. L’idea nasce dalla considerazione che il portico in questi anni ha ricoperto un ruolo “ibrido” all’interno della città, sia in termini estetici che funzionali, trasformandosi solo in riparo per i motorini o rimanendo luogo di passaggio.

MqCielo ha l’obiettivo di attribuire nuovi significati al portico: far ‘fermare’ i passanti e far sentire loro lo scarto tra lo spazio aperto e quello coperto. Il titolo si ispira alla nota canzone degli anni ’60 “Il cielo in una stanza” e sottolinea il tentativo di “scoperchiare” la struttura invitando i cittadini ad alzare la testa, trasformandola, dunque, in un luogo di condivisione di emozioni.

Nel dettaglio è stata applicata una superficie specchiante nella parte interna della copertura, costituita da pannelli di policarbonato. L’effetto “specchio” riflette e dilata lo spazio sottostante, moltiplicando le azioni dei passanti e i movimenti dati dal parcheggio del bikesharing, installato dal Comune di Milano.

Sintetico promuove il concetto di arte partecipata, che prevede il coinvolgimento attivo della cittadinanza; l’Associazione si è rivolta infatti al bacino di utenza che è stato invitato ad esprimere il proprio parere in due momenti: Dapprima scrivendo o disegnando su cartoline la propria proposta per una nuova destinazione d’uso del portico e nella fase finale per sceglierne – sempre votando tramite cartoline – il nuovo colore. In entrambi i casi Sintetico è riuscita a fare rete, ottenendo una grande collaborazione da parte dei commercianti della zona, che hanno partecipato attivamente, distribuendo le cartoline ai clienti. Le adesioni sono state numerosissime: il verde è stato il colore scelto dalla netta maggioranza.

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